Il cinese col cazzo grande

Ogni tanto prendo qualche vestitino sexy quando gioco con qualche amico che si eccita a vedermi fare la vacca. Vado spesso in un negozio cinese fuori mano, piccolo. Ho sempre paura di incontrare qualcuno che conosco alle casse per cui vado fuori. Prendo le mie cose, calze, lingerie, reggiseno, una collana, un po' di trucco. Tutte cose economiche. Non si sa mai come va a finire...non mi dispiace se mi strappano tutto...mi piace giocare a essere castigata e umiliata, amo anche i giochi bagnati e quindi dopo spesso mi capita di mettere tutto in un sacchetto e buttare via. Quindi prendo cose economiche dai cinesi. Tanto è un gioco. Alla cassa mi era capitato di incontrare un ragazzo cinese, giovane, sui vent'anni. Bassino, paffutello, carino. Mentre mi metteva le robine nel sacchetto era diventato un po' scorbutico, non mi guardava, sembrava imbarazzato. Sicuramente aveva capito che gli acquisti erano per me e la cosa sembrava infastidirlo. Io penso vabbè ha ragione. Potrei essere suo padre e magari l'idea di un uomo vestito da troia lo disturba. Penso meglio una cinesina sorridente ma almeno qui non c'è gente a parte una vecchietta che ho fatto passare prima. Non so cosa mi è scattato in testa ma torno più volte in quel negozio e spero ci sia lui. Se non c'è lui prendo qualcosa di durevole tipo saponette o qualcosa per le gatte ma se c'è lui compro lingerie erotica, voglio che lui sappia che sono una vacca, che non mi vergogno e che se vuole posso indossare le cose che ho preso per lui. Gli faccio capire che mi piace. Gli lascio un biglietto con il mio contatto telegram e il mio numero di cellulare. Non avere mai aspettato che mi contattasse. Mi dà appuntamento per una sera, orario di chiusura, mi dice di andare sul retro del negozio. È un area dismessa con vari magazzini che sembrano abbandonati. Io pensavo facessimo in macchina. Lui mi fa segno da una porta di scendere e di entrare. C'è un ufficio un po' caotico che apre su un deposito. Lui mi fa stendere su un materasso. Mi toglie solo le mutande, mi alzo la gonna, si stende sopra di me e mi mette il cazzo in mezzo alle coscie. Io stringo le cosce, mi fa male, si ferma e mette un po' di sapone liquido. Ha un cazzo enorme. Mai visto una cosa così. Io penso ora mi sfonda definitivamente la fica anale, mi fletto per offrirgli il culo ma lui mi riabbassa, comincia a mordermi le tette mentre continua a dimenare il cazzo in mezzo alle cosce strette, sento la cappella che mi arriva a toccare l'ano, io stringo le cosce intorno al suo cazzo, è durissimo. Mi sta letteralmente morendo le tette, ho i lividi, sono confusa, mi tiene immobilizzata stretta tra le sue ginocchia e mi tiene ferme le braccia, io vorrei dargli la bocca e il culo ma lui va avanti così. Poi comincia a diventare un po' aggressivo, mi mette la mano sulla bocca, intorno al collo, mi molla qualche sberla, sento che è eccitato. Vorrei il suo cazzo dentro ma lui mi stringe le gambe e mi scopa lo spazio stretto in mezzo. Il sapone si è asciugato, non so, comincia a farmi male. Finalmente arriva con un urlo. Sento la sborra che mi inonda tutta, penso è finita ma continua a sborrare, una dopo l'altra, una fontana di sperma, sento che mi ha bagnata tutta. Una quantità pazzesca di sborra densa e vischiosa. Si alza. Ha un cazzo enorme. Mi avvicino con la bocca ma lui mi dice basta. Sono tutta bagnata di sperma. Mi accompagna alla porta. Gentilmente mi butta letteralmente addosso il telino che aveva messo sul materasso. È pieno di sborra. Lo piego e lo metto sul sedile per non sporcare l'auto. Guido tornando a casa. Mi metto una mano in mezzo alle coscie. Ho voglia di assaggiare. Mi fermo lungo strada in una piazzola. Mi spoglio, metto tutto in un sacchetto. Mi asciugo con dei fazzoletti. Quando torno nella doccia ho la sborra attaccata addosso. E i lividi alle tette. Prossima volta spero si prenda il culo.